Il saggio si apre con una introduzione generale sugli Inni politici italiani e di altri Paesi, i loro caratteri specifici consistenti in ampi contenuti storici, etici e politici espressi in forti sintesi poetiche. Seguono ampie biografie degli autori dell’Inno, il poeta Mercantini e il compositore Olivieri, specialmente in connessione con la genesi dell’Inno frutto di un rapido, intenso e convinto lavorio quotidiano interno all’ambiente dell’aristocrazia politica e culturale genovese costituito da personalità femminili e maschili, consapevoli della portata dell’operazione culturale. La validità dei motivi politici per la creazione dell’Inno, addotti dallo stesso Garibaldi, sono confermati dalla sua immediata diffusione.
I contenuti vengono esposti e commentati strofa per strofa nella loro sequenza argomentativa. L’inizio richiama al riscatto dallo straniero austriaco ed alla liberazione dal suo malgoverno. Subentra quindi una forte rappresentazione geopolitica dell’Italia nei suoi confini naturali e l’esposizione conseguente delle condizioni sociopolitiche per non compromettere i frutti del riscatto nazionale conseguito: onestà, solidarietà, difesa dei confini esterni e abbattimento dei vecchi confini interni. Termina con un programma, sociale e politico della Nuova Italia unita, di bonifica interna dalla nuova corruzione emergente e di operativa solidarietà all’esterno con i Popoli che ancora sono nelle condizioni di sottomissione in cui si trovava l’Italia.
In sintesi l’autore propone un commento storico che ricostruisca le radici culturali e sociali dell’Inno e sfati i miti negativi della storia italiana (dal buon governo austriaco all’inettitudine militare degli Italiani). La monografia, che è forse il commento più ampio e organico dell’Inno di Garibaldi, conclude evidenziando l’attualità dell’Inno non solo per l’Italia ma anche per l’Europa nella presente crisi istituzionale.